Introduzione: le caratteristiche di una Piscina Interrata
1. Come si realizza una piscina interrata?
2. Chi decide che autorizzazioni si devono avere per cominciare i lavori?
3. Che cos’è e come si svolge lo studio di Fattibilità?
4. Cosa succede durante la fase di stesura del Progetto?
5. Una volta creato il Progetto definitive come si procede?
6. È necessario portare in Comune delle pratiche per far approvare il progetto?
7. Quanto si deve aspettare dopo aver consegnato le pratiche?
8. Cosa succede dopo aver ottenuto i permessi?
9. Quali sono a questo punto le varie fasi di costruzione?
10. Che cos’è la dichiarazione di conformità?
Una piscina interrata può avere varie dimensioni e caratteristiche, in base ai desideri e alla tipologia di utilizzo prevista dal committente. Esistono piscine riscaldate, piscine dotate di un sistema per il nuoto controcorrente, arredo piscina e bagni turchi e saune finlandesi per massimizzare il relax.
Alcuni clienti desiderano avere una piscina solamente per rilassarsi durante la bella stagione, mentre altri vogliono sfruttarla anche per attività agonistiche o per la riabilitazione. Esistono piscine esterne e piscine interne, piscine a sfioro e piscine a skimmer.
In base all'utilizzo e alle attività che intendi svolgere nella tua piscina interrata ci sono svariate caratteristiche che la tua piscina può avere:
Tenendo conto di questi fattori chiunque progetti una piscina interrata deve curarsi non solo dell'effettiva realizzazione, ma anche della presentazione della documentazione in comune e della progettazione accurata della vasca. Per realizzare i desideri dei nostri clienti progettiamo piscine su misura, con il supporto dei nostri ingegneri e architetti, che garantiscono la massima qualità.
Ma come si costruisce una piscina interrata? Quale documentazione è necessario presentare? Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato l’Architetto Silvia Salvalai.
La realizzazione di una piscina interrata a marchio Baires segue un processo lineare, che ci permette di garantire la qualità di tutte le nostre installazioni. Il primo step per la realizzazione di una piscina è la valutazione del progetto:
Tutte queste analisi e valutazioni ci permettono di comprendere se la piscina interrata è effettivamente realizzabile, oltre che effettuare un primo ragionamento insieme al cliente per comprendere quali sono le esigenze e i desideri di tutta la famiglia.
Vuoi approfondire come si costruisce una piscina? Leggi il nostro articolo "Piscine interrate: 6 fasi per la costruzione"
In Italia sono i Comuni a decidere tempistiche e contenuti dell'iter autorizzativo necessario a far sì che si possano iniziare i lavori di costruzione di una piscina interrata. Ad influire su tali permessi, possono esserci vari fattori, come ad esempio i vincoli della Sopraintendenza.
Dopo le prime analisi valutative sarà compito degli architetti Baires informarsi e comprendere le esigenze del Comune dove verrà costruita la piscina, per garantire che la realizzazione sia a norma.
Personalmente ho realizzato installazioni in tutta l'Italia e posso dire che l'iter autorizzativo solitamente dura circa 30 giorni e non è mai durato oltre i 90 giorni.
Per saperne di più sui permessi necessari per realizzare una piscina interrata, leggi la nostra guida: Permessi per piscina interrata: una guida completa per non sbagliare.
Prima di realizzare il progetto è necessario realizzare uno studio di fattibilità. Lo studio di fattibilità è un’analisi dello stato dei luoghi e di ciò che esiste a livello di pratiche edilizie e permessi comunali. Serve a capire se il progetto è fattibile e quali sono i limiti, per esempio di dimensioni della piscina interrata, che possono esserci.
Si svolge in questo modo: il tecnico incaricato esegue un accesso agli atti, visualizzando se ciò che riguarda la proprietà della persona sia conforme agli atti urbanistici.
Consulta poi l’Ufficio Tecnico del comune di residenza, per capire se il terreno sul quale verrà edificata la piscina interrata sia sottoposto a vincoli (ad esempio il vincolo paesaggistico) o se siano presenti altre norme che possono influire sulle caratteristiche progettuali dell’impianto, come ad esempio le dimensioni o il colore dei rivestimenti.
Lo studio di fattibilità studia anche l'inserimento di accessori piscine, come una copertura piscina, cascate, bocchette idromassaggio, nuoto controcorrente ecc, per comprendere quali sono le potenzialità della tua installazione.
Questo è per noi un punto d'onore: solo se il progetto è fattibile procediamo alla realizzazione della piscina. Ho visto più volte piscine realizzate senza prendere in considerazione i vincoli del terreno, bellissime installazioni che dopo due/tre anni dovevano essere ristrutturate a causa di cedimenti strutturali.
La prima cosa da comprendere, per capire se il progetto che si andrà a stendere verrà approvato dal comune, è se rispetta le distanze dai confini e se rispetta il verde drenante intorno alla casa stessa, che va dal 30% al 35% in base ai dati di superficie del giardino.
Se la casa è in possesso delle necessarie caratteristiche l'architetto da il via alla creazione di un progetto, che deve tenere sempre presenti tutte le richieste avanzate dal comune.
Hai intenzione di realizzare una piscina interna? Leggi la nostra guida: "Piscina in casa: il lusso perfetto per l'inverno".
Una volta fatto lo studio di fattibilità, valutate le prescrizioni del Comune si procede col progetto, che sia una piscina a sfioro Ground, piscina Infinity o piscina Skimmer.
Ogni scelta ha una serie di caratteristiche che influiscono sulla progettazione, sulla stima dei costi e sull'impatto ambientale circostante.
Scopriamo insieme quali sono le scelte che puoi prendere per creare la piscina interrata dei tuoi sogni:
Un fattore importante riguarda la profondità della piscina. La scelta della profondità dipende dall’uso della piscina, dalle dimensioni della vasca e dal materiale. Anche l’installazione di un trampolino può portare a modifiche della profondità ideale.
Solitamente nel caso di una piscina destinata al nuoto e alla balneazione l profondità ideale è di almeno 1,20 metri. Se si prevede l’installazione di un trampolino la profondità minima si alza invece a 2,50 metri e se il trampolino supera i due metri di altezza il consiglio è quello di mantenere una profondità minima di 3 metri.
Chiaramente non si è obbligati a mantenere la stessa profondità per tutta la vasca, ma si può optare per una profondità maggiore in prossimità del trampolino e una minore nel lato opposto della vasca sfruttando un piano inclinato.
Per quanto riguarda il fondo della piscina esistono invece quattro possibilità:
La progettazione di una piscina deve tenere conto sia del lato estetico che di quello tecnico-funzionale. Per questo motivo è necessario selezionare un impianto di filtrazione e depurazione dell’acqua idoneo, con un sistema di ricircolo e, se previsto dal progetto, la vasca di compensazione.
In base alle caratteristiche degli impianti verrà poi selezionato il sistema di rivestimento più adatto.
L’immissione dell’acqua all’interno della vasca può avvenire sia dalle pareti laterali che dal fondo della piscina, in base alle caratteristiche e alle dimensioni della piscina e garantendo un ricircolo omogeneo dell’acqua.
Le tubazioni andranno inoltre dimensionate tenendo in considerazione le perdite di carico e la velocità dell’acqua.
È possibile scegliere un sistema di immissione e ricircolo dell’acqua a skimmer o a sfioro.
Il primo la costruzione di bocchette sul muro delle pompe che immettono e respirano l’acqua della vasca, senza la necessità di utilizzare vasche di compenso. In questa tipologia di bordo la superficie dell’acqua rimane al di sotto del bordo della piscina di circa 10/15 cm.
Attraverso il sistema a sfioro l’acqua lambisce il livello del pavimento della piscina, dove viene raccolta e convogliata dalle griglie posizionate sul perimetro della vasca che la trasferiranno nella vasca di compenso. Questo sistema richiede una progettazione impiantistica maggiormente accurata, tuttavia l’impatto dal punto di vista estetico è notevole, creando un effetto di continuità tra il pavimento e la superficie della piscina, soprattutto in zone panoramiche.
La vasca di compenso, tipica dei sistemi a sfioro, è una struttura laterale che raccoglie l’acqua proveniente dalla vasca e la indirizza verso gli impianti di filtrazione ed emissione dell’acqua, mantenendo costante il livello di acqua della piscina.
Il volume della vasca di compenso deve permettere di mantenere costante il livello d’acqua in base al numero massimo di bagnanti e solitamente raccoglie un volume d’acqua pari all’8-10% di quello della vasca principale.
Chiaramente la vasca di compenso deve essere progettata in modo da essere facilmente accessibile e facile da pulire.
La pavimentazione che circonda la piscina è fondamentale per creare un ambiente accattivante e in sintonia con il resto dell’installazione. La pavimentazione dovrà non solo creare un effetto estetico mozzafiato, ma dovrà rispettare determinati requisiti di igiene e sicurezza.
Alcuni dei materiali maggiormente richiesti dai nostri clienti sono:
Per i rivestimenti della vasca potrai scegliere tra tantissime varianti e combinazioni di pvc soft touch, che riesce a mimare le texture e i colori di tantissimi materiali, tra cui la pietra naturale e il marmo.
Gli accessori di una piscina sono in grado di migliorare la qualità della balneazione, rendere facile la manutenzione e migliorare il comfort delle persone che utilizzano la piscina. Baires mette a disposizione diversi accessori per la piscina, tra cui:
Nel momento in cui si ha il progetto piscina definitivo, lo si propone all'Ente comunale, depositando una pratica ed attendendo la risposta, con tempi variabili secondo le tipologie di progetto ed i territori comunali interessati.
Sarà compito dei nostri architetti poi gestire le successive richieste da parte del Comune, procedere con eventuali solleciti e più un generale seguire il progetto.
Ci sono diverse tipologie di pratiche:
L'amministrazione Comunale, una volta consegnate le pratiche, ha 30 giorni di tempo per muovere obiezioni, ed intanto i lavori possono iniziare. Perciò, dopo aver ottenuto il permesso di costruzione, si potrà procedere con la fase di realizzazione della piscina.
Logicamente la realizzazione di una pratica edilizia per ottenere i permessi di costruzione di una piscina interrata implica che sia già stata scelta l’impresa edile che dovrà firmare il progetto, dovrà essere incaricato un responsabile e coordinatore della sicurezza all’interno del cantiere, e le varie figure professionali per la realizzazione della piscina stessa.
Terminata la fase autorizzativa quindi, nell’ipotesi di aver ottenuto il permesso di costruire, si può iniziare la realizzazione della piscina interrata.
La struttura di una piscina interrata può essere realizzata con diversi materiali:
Finiti i lavori di costruzione, sempre al tecnico spetta il compito di presentare la Dichiarazione di conformità, secondo la normativa che regolamenta le piscine domestiche.
Tale dichiarazione va consegnata al Comune, al quale va anche segnalata la fine dei lavori. L'ultimo passaggio è l'accatastamento della piscina interrata: è un passaggio fondamentale perchè l'impianto porti valore alla casa.
La progettazione di piscine private prevede una normativa tecnica specialistica, la quale lascia tuttavia determinati margini operativi.
Per quanto riguarda invece le piscine pubbliche (condominiali, per strutture turistiche o ricettive) esistono delle norme UNI specifiche si cui basarsi, in particolare la UNI 10637.
Di seguito elenchiamo le norme principali su cui basarsi per la progettazione e costruzione di una piscina interrata:
Baires Piscine progetta e realizza piscine interne e piscine esterne adattabili a qualsiasi esigenza. Lasciati ispirare dalle piscine che abbiamo realizzato nella sezione "Opere", oppure leggi gli articoli del nostro blog:
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